Durante questi mesi difficili causati dal Covid-19, hai sentito spesso parlare di Recovery Plan.. o era Recovery Fund? O forse era Next Generation EU? Saranno tutti la stessa cosa, no? Sono i soldi che l’Europa ci darà per rilanciare il Paese in seguito all’epidemia di Covid-19, corretto? Scopriamolo insieme!

Recovery Fund

Il Recovery Fund di cui si sente tanto parlare è un abbreviazione, che viene utilizzata sia dal punto di vista politico sia giornalistico, di Recovery and Resilience Facility (RRF). Questo è il dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza ed è quella parte del Next Generation EU, di cui parleremo nel prossimo paragrafo, che include la quota più importante dei fondi. I Paesi potranno farne richiesta per sostenere le riforme e gli investimenti necessari per il rilancio.

Il fondo è pari a 672,5 milioni di Euro e si divide in prestiti e sovvenzioni.

I prestiti sono soldi che verranno per l’appunto prestati ai Paesi che ne faranno richiesta con un massimale stabilito dalla Commissione europea per ciascun Paese. Per procurarsi l’importo, la Commissione europea farà affidamento ai mercati.

Le sovvenzioni invece sono soldi che la Commissione europea darà a fondo perduto ai Paesi che ne faranno richiesta, anche in questo caso con un massimale per ciascun Paese, stabilito dalla Commissione europea. Per poter reperire il capitale necessario per le sovvenzioni, si utilizzerà il Bilancio dell’Unione Europea (che deve essere sempre a saldo nullo, ovvero le uscite devono essere uguali alle entrate – se aumentano le uscite dal bilancio, devono aumentare anche le entrate).

Sia i prestiti sia le sovvenzioni non verranno versate agli Stati richiedenti nella loro interezza immediatamente, bensì saranno soggetti a verifiche e al raggiungimento di obiettivi (definiti milestones).

Next Generation EU

Il Next Generation EU è lo strumento temporaneo pensato per favorire la ripresa dalle conseguenze economiche legate al Covid-19. La dotazione del programma è di 750 miliardi di euro e, come detto, il Recovery and Resilience Facility, chiamato anche Recovery Fund, è il fondo più consistente. I rimanenti miliardi sono suddivisi in altri programmi, tutti a fondo perduto:

  • ReactEU – 47,5 miliardi – Fondo aggiuntivo dedicato alla Politica di Coesione (quella che sostiene la crescita economica, la creazione di posti di lavoro, la competitività delle imprese, lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente)
  • Horizon Europe – 5 miliardi – Fondo dedicato alla ricerca e all’innovazione
  • InvestEU – 5,6 miliardi – Programma a sostegno degli investimenti e dell’accesso ai finanziamenti
  • Rural Development – 7,5 miliardi – Fondo dedicato allo sviluppo rurale
  • Just Transition Fund (JTF) – 10 miliardi – Fondo per la transizione equa (volto a favorire la transizione energetica delle aree europee maggiormente legate a produzioni inquinanti)
  • RescEU – 1,9 miliardi – Fondo dedicato alla risposta alle calamità naturali

Recovery Plan

Il Recovery Plan è il piano che ciascun Paese interessato a richiedere i fondi del Next Generation EU deve preparare e sottoporre alla Commissione europea. Con il Recovery Plan, il Paese richiedente individua i progetti e la quantità di fondi necessari per la realizzazione di ciascuno nonché gli obiettivi da raggiungere (milestones). Non è richiesto che il Paese spenda tutti i fondi che la Commissione europea ha previsto per lui.

Alberto Maculotti

 

Il Recovery Plan e il Next Generation EU possono essere approfonditi durante i corsi del primo e del terzo anno della Scuola di Formazione Politica. Per ulteriori informazioni visita il sito internet o contatta la segreteria scrivendo un’e-mail: segreteria@scuoladiformazionepolitica.it.