Le province sono state cancellate! Abbiamo sentito spesso questa frase… ma nei fatti sappiamo non essere così. Le province infatti esistono ancora e in questo articolo vedremo le loro funzioni e alcune problematiche.

Le province oggi

L’ente Provincia in questi ultimi anni è stato pesantemente depotenziato con la riforma Delrio (nel 2014) ma resta ancora un’istituzione che ha il suo peso ed è strategica per la pianificazione del territorio. Basti pensare a tematiche fondamentali per cittadini e territori: la Provincia ha, infatti, un ruolo determinante su territorio e ambiente come, ad esempio, la gestione dell’acqua, i depuratori e le autorizzazioni di discariche.

A questi temi si aggiungono altre competenze fondamentali come:

  • la pianificazione provinciale della rete scolastica;
  • la gestione dell’edilizia scolastica;
  • il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità;
  • la pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale ivi inclusa l’autorizzazione e il controllo in materia di trasporto privato;
  • la gestione e costruzione di strade provinciali.

La Provincia dice la sua anche sul Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) dove i Comuni, per ampliamenti di attività produttive su zone agricole o per opere pubbliche di importanza sovracomunale, devono ottenere l’autorizzazione dall’ente Provincia.

Un giudizio oggettivo

L’ente Provincia purtroppo è stata fortemente danneggiata con la riforma Delrio. Si tratta di un giudizio oggettivo visto che quasi tutti i partiti politici si sono resi conto dell’obbrobrio di legge creato e, almeno a parole, si sono resi disponibili a riformare nuovamente l’ente Provincia per riportarlo ad ente più utile (al territorio e cittadino) e attivo tra le istituzioni di livello superiore ed inferiore.

Tra i vari auspici, si spera possa riottenere anche competenze di polizia provinciale ante riforma, oggi ha solo la competenza di polizia ambientale.

Difficoltà

È difficile portare avanti una programmazione con investimenti ed iniziative di mandato per chi Amministra l’ente Provincia visto che, oltre ad essere diventati enti di secondo livello (votati non più da cittadini ma da consiglieri comunali con voto ponderato che, da un certo punto di vista, può essere definito anche “poco democratico” se si considera il peso troppo sproporzionato tra paesi piccoli e paesi più popolosi), il mandato del Consiglio dura solo due anni mentre quello del Presidente (elezione a parte, sfasata da quella del Consiglio) quattro. A questo si aggiunge che non è possibile la sfiducia.

Se già questo sistema può sembrare assurdo, la cosa può assumere una piega peggiore. Può capitare infatti che, a seguito del rinnovo del Consiglio, ci si trovi un Consiglio con una maggioranza diversa rispetto a quella precedente ed un Presidente, che era stato “legittimato” della precedente maggioranza, che ora è rappresentativo della (nuova) minoranza.

Cosa può succedere in questi casi? Non è certo. La cosa certa è che si tratta di mostro giuridico, un Minotauro istituzionale a cui si deve porre rimedio.

Matteo Micheli
(Deputato, Consigliere della Provincia di Brescia (capogruppo) e
Assessore Attività bilancio, Tributi e Comunicazione del Comune di Concesio (BS))

 

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