Quando si parla di competizioni elettorali e di come vincerle, il primo pensiero ricade automaticamente sulla mole di p referenze necessarie.

Ma come si possono conquistare più preferenze possibili? In che modo attrarre dalla propria parte l’elettorato e acquisire un numero tale di consensi atti a garantire la vincita delle elezioni o perlomeno l’elezione del candidato? Vediamolo insieme.

Introduzione

Chiunque si proponga come candidato politico, nella maggior parte dei casi si presuppone abbia doti naturali quali carisma, oratoria, leadership, caratteristiche fondamentali per aver successo nel palcoscenico politico, ma a volte anche tutto ciò potrebbe non bastare.

Fondamentali risultano infatti i consensi che si riescono ad ottenere, e questo lo si può fare in vari modi che vedremo nei prossimi paragrafi.

1) Recepire le esigenze dei cittadini

Quando si concorre per un’elezione politica, prioritarie risultano le tempistiche, ancor prima di entrare nel vivo della campagna elettorale, deve esserci la cosiddetta fase di preparazione.

In questa, è importantissimo approfondire la conoscenza non solo del territorio, ma soprattutto delle esigenze e problematiche di coloro che quel territorio lo abitano e si aspettano di vedere in noi chi possa risolverle, una volta eletto.

Ecco allora, che il metodo migliore per poter fare tutto ciò, è sicuramente iniziare a girare il territorio della propria città o provincia e dialogare con i cittadini, cercando di apprendere da loro le difficoltà quotidiane, le mancanze istituzionali, cosa desiderano dalla politica per poter vivere al meglio e di cosa la politica si dovrebbe occupare.

Tutti elementi fondamentali che una volta raccolti ci aiuteranno a stilare un programma chiaro e utile agli elettori.

2) Stilare un programma chiaro e completo

Una volta ascoltati i cittadini e capite quali sono le loro istanze e i problemi che vive ogni giorno chi abita il territorio, fondamentale è stilare un programma che sia il più chiaro e completo possibile. Importante è individuare dai 5 ai 10 punti massimo, i più riassuntivi possibile, in cui si riesce ad esprimere al meglio le nostre proposte per risolvere determinate criticità.

Per realizzare questo, importante è anche riuscire a coinvolgere vari professionisti o esperti del settore, magari amici, che ci possano dare una mano a comporre i vari punti del programma e fornire pareri tecnici e soluzioni concrete su come mettere in atto un’azione politica, una volta eletti, utile a risolvere la problematica.

3) Organizzare eventi tematici

I momenti di aggregazione sono fondamentali in una campagna elettorale, servono a diffondere le proprie idee a più persone contemporaneamente.

È proprio in appuntamenti come questi che si può e si deve presentare al pubblico il proprio programma, si devono esporre i propri pensieri, si possono organizzare confronti con esponenti politici del nostro stesso partito e soprattutto dare un segno tangibile della propria arte oratoria e capacità di convincere chi ci ascolta.

4) Presenza costante nei media televisivi ed online

Da sempre per i politici, la presenza in tv è stata fondamentale. Utile a spiegare i propri concetti e a farli giungere a più persone contemporaneamente.

Negli ultimi anni però, un altro strumento che consente di fare tutto questo, ha iniziato a farsi largo sempre più, i social.

Entrambi gli strumenti sono fondamentali se usati con maestria.

In campagna elettorale la presenza nei talk show politici risulta cruciale, in special modo se presenti negli studi televisivi i candidati della opposta coalizione, con cui si può dibattere e dimostrare la validità delle proprie idee. Inoltre quando si organizzano incontri pubblici ed eventi, molto consigliato è richiedere la presenza di troupe televisive che possano documentare l’evento ed intervistare i protagonisti di questo.

Il mondo dei social invece, è così vasto che basta poco per diffondere la propria voce, dai più classici post sponsorizzati, alle dirette, importante però, in mondo così vasto e variegato, è centrare il target. Sapere di cosa si parla ed esprimerlo o con un video o con delle immagini chiare e appariscenti, pochi concetti ma semplici e d’impatto.

Se invece si vuole invece pagare per consentire alle proprie inserzioni di essere viste da quanta più gente possibile, ricordate di selezionare nelle impostazioni del post la diffusione del pubblico, restringendolo agli utenti attivi nella vostra città o nella vostra provincia, che sono quelli che potranno poi votarvi.

5) Iniziative di aggregazione

Un’ altro strumento molto utile, per cercare di aumentare i propri consensi, sono le iniziative di aggregazione. Momenti simbolici in cui si possono organizzare incontri di quartiere per dialogare con i residenti, gazebo nelle aree più affollate della città in cui i passanti potranno prendere e leggere il vostro programma elettorale e farvi un po’ di domande se ritengono, oppure comizi improvvisati nei mercati settimanali, in cui una grande mole di casalinghe e non solo, si reca per fare la spesa.

Tutte occasioni utili per avere visibilità e poter diffondere a tante persone contemporaneamente i vostri progetti per la collettività.

 6) Coinvolgere gli amici e passaparola

Probabilmente è il metodo più vecchio, ma rimane tutt’ora il più efficace per avere una garanzia di successo, il passaparola.

La buona reputazione scorre di bocca in bocca, quindi quale promozione migliore se non quella di un amico che suggerisce ad un’altro di votarvi, perché vi stima e condivide le vostre idee di miglioramento.

La vera arma segreta in una campagna elettorale è avere quanti più amici possibili che possano spendere il vostro nome per il territorio, convincendo quante più persone possibili a scrivere il vostro cognome in cabina elettorale.

Conclusione

In fin dei conti, strategie precise per assicurarsi di vincere una campagna elettorale o essere eletti non ci sono, anche perché nel segreto dell’urna, l’elettore sceglie in maniera autonoma.

Sicuramente però, questi consigli possono rivelarsi molto utili se messi in pratica correttamente, per puntare alla vittoria.

Ruggiero Grimaldi

 

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