Italy flag waving against clean blue sky, close up, isolated with clipping path mask alpha channel transparency

La nostra bandiera la conosci bene: è il tricolore verde-bianco-rosso! Ma come mai sono stati scelti proprio quei colori? E perché per le nostre squadre sportive nazionali è stato scelto il colore azzurro? Non fermarti! Prosegui nella lettura e lo scoprirai!

La bandiera italiana

La bandiera tricolore italiana nasce nel 1796 per distinguere le forze italiane delle Repubbliche Cispadana e Cisalpina all’interno dell’esercito di Napoleone. Le tre fasce, di ugual dimensione, della bandiera erano infatti un richiamo a quella francese.

I colori, verde-bianco-rosso, vennero scelti prendendo ispirazione dai vessilli della Legione Lombarda la quale adottò il bianco e il rosso perché colori radicati nella popolazione locale (infatti il bianco e il rosso erano i colori dello stemma comunale di Milano) mentre il verde fu scelto poiché era il colore delle uniformi della Guardia civica milanese. Questi colori vennero poi ripresi anche dalla Legione Italiana, che raccoglieva i soldati dell’Emilia e della Romagna. Probabilmente per questa ragione la Repubblica Cispadana decise di confermare il verde, il bianco e il rosso nella propria bandiera.

Fu così che il 7 gennaio 1797, a Reggio Emilia, il Parlamento della Repubblica Cispadana decise di ufficializzare come bandiera il tricolore. Proprio per ricordare questa data, ogni 7 gennaio si celebra la Giornata nazionale della bandiera, detta anche Festa del Tricolore.

Le tre fasce però erano orizzontali, e non verticali. Partendo dall’alto si aveva il rosso, poi il bianco e sotto il verde.

Nei mesi successivi all’adozione del tricolore da parte della Repubblica Cispadana, questa si unì con la Repubblica Transpadana formando la Repubblica Cisalpina (29 giugno 1797). Questa decise di adottare lo stesso tricolore orizzontale della precedente Repubblica Cispadana, ma con il verde e il rosso invertiti. Tuttavia nel maggio del 1798 venne ufficializzato il ricorso a rettangoli verticali.

Nacque così il Tricolore con fasce verticali che conosciamo oggi.

La forma della bandiera invece non era rettangolare bensì quadrata. In effetti la forma della bandiera o la disposizione dei colori è cambiata in alcune circostanze salvo poi tornare alle fasce verticali della Repubblica Cisalpina ma con bandiera rettangolare. Inoltre all’interno della bandiera, nel corso degli anni, sono stati aggiunti vari stemmi o scritte in base ai Regni o Repubbliche (ad esempio il Regno di Sardegna, il Regno di Sicilia, il Granducato di Toscana, la Repubblica di San Marco, ecc). Tutti i vari simboli sono stati eliminati con la nascita della Repubblica Italiana del 2 giugno 1946.

Il Tricolore italiano è presente nella Costituzione in uno dei Principi fondamentali, ossia l’articolo 12, ma, per quanto riguarda le tonalità dei colori, questa è stata stabilita solo negli ultimi anni attraverso circolari della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, dal 2006, con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Perché l’azzurro è il simbolo delle nazionali?

Il colore simbolo delle nazionali sportive italiane è strettamente legato al calcio.

Nel 1910, la prima maglia della nazionale di calcio era di colore bianco. Qualcuno riporta fosse bianca in onore della squadra Pro Vercelli, squadra piemontese molto vicina alla famiglia reale e vincitrice di due campionati consecutivi, mentre altri riportano che fosse bianca in attesa di decisione sul colore ufficiale da attribuirle. Indipendentemente dalla ragione (anche se più fonti riportano la seconda versione), possiamo affermare che, già dall’anno successivo (il 6 gennaio 1911), il colore venne cambiato e fu scelto quello che definiamo azzurro. Avrai letto da qualche parte che questo colore fu scelto in “onore” dei mari e del cielo italiano… ma la realtà è diversa: l’azzurro fu scelto in onore di Casa Savoia, dinastia regnante in Italia, la quale aveva all’interno del suo stemma di famiglia una particolare tonalità di blu, chiamato appunto Blu Savoia.

La maglietta bianca però non venne del tutto abbandonata poiché divenne la seconda divisa della nazionale.

Va riportato che l’azzurro non diventò subito “effettivo”. In alcune discipline sportive, per qualche anno, si continuò ad utilizzare il bianco come colorazione.

Una parentesi è stata fatta durante il periodo fascista dove, in poche occasioni, è stata utilizzata una maglietta nera.

Infine, è doveroso ricordare che l’azzurro, nonostante sia il colore che più ci identifica a livello sportivo, non è il solo colore principale. Infatti, negli sport motoristici è il rosso, definito rosso corsa, a rappresentare le vetture italiane; nel ciclismo prevale ancora l’utilizzo del bianco mentre le nazionali degli sport invernali alternano all’azzurro anche divise bianche o rosse.

Alberto Maculotti

 

Considerando che la bandiera italiana è presente nella Costituzione, e che di Costituzione si parla nella prima lezione del primo anno della Scuola di Formazione Politica, potrebbe interessarti il percorso di studio di questa scuola. La segreteria (segreteria@scuoladiformazionepolitica.it) sarà ben lieta di fornire le informazioni di cui necessiti!