Una delle cose che usiamo tutti i giorni sono i soldi. Li usiamo in edicola, al bar, a fare la spesa, per ricaricare le chiavette dei distributori in ufficio con cui prendiamo i nostri caffè. Ma chi produce i soldi? Vediamolo.

Le banconote

In modo semplice possiamo dire che le banconote vengono prodotte dalla banca. No, non è la banca dove le persone hanno il conto corrente che produce i soldi. È la Banca Centrale.

Con l’avvento dell’euro nel 2002, molti hanno pensato che la produzione delle banconote non spettasse più alle singole Banche Centrali Nazionali (BCN), in Italia alla Banca d’Italia, ma che spettasse alla Banca Centrale Europea, detta BCE. Tuttavia non è proprio così.

La BCE decide il volume di banconote mentre, per quanto riguarda l’emissione, questa le spetta solo formalmente.

Infatti, se da un lato è la BCE a decidere la quantità di denaro da stampare, dall’altro le banconote vengono stampate dalle singole Banche Centrali Nazionali, sempre però rispettando i principi e le regole fissate dalla BCE:

Non solo la BCE stabilisce quante e quali banconote devono essere stampate ma stabilisce anche quali BCN dovranno procedere alla realizzazione delle stesse. Le Banche Centrali Nazionali a cui la BCE ha affidato l’incarico di produrre banconote sono 11.

Oltre ad emettere le banconote, le BCN possono anche ritirare i pezzi rovinati e deteriorati e sostituirli con banconote nuove.

Le banconote emesse sono uguali indipendentemente dalla Banca Centrale Nazionale da cui provengono.

Le monete

A differenza delle banconote, la coniazione delle monete è di competenza degli Stati membri dell’unione monetaria. In Italia è l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato a coniare le monete per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Pur dipendendo dagli Stati membri, il volume di monete che essi possono coniare dipende dalla BCE.

Le monete hanno una faccia comune uguale per tutti mentre l’altra varia a seconda del Paese che le ha prodotte. I disegni di queste facce sono state decise dai singoli Paesi (ad eccezione delle 12 stelle della bandiera europea che devono essere comunque presenti). Esistono anche delle monete celebrative e commemorative da 2 euro che hanno lo stesso disegno sulla faccia comune mentre hanno un disegno speciale sull’altra. Ogni Stato può emettere due monete speciali all’anno. Chiaramente se il singolo Stato vuole modificare il disegno della faccia delle monete “standard” o vuole realizzare le monete commemorative, deve darne prima comunicazione alla BCE.

Come le banconote, anche le monete danneggiate possono essere portate nelle filiali della Banca d’Italia.

Alberto Maculotti

 

Di moneta, intesa come unione tra banconote e monete, si parla durante il primo anno della Scuola di Formazione Politica. La segreteria (segreteria@scuoladiformazionepolitica.it) è a disposizione per qualunque informazione.